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  • Immagine del redattoreOne2trip

Washington e Oregon: i primi passi negli States.

L’ingresso negli States non è stato proprio dei migliori.


Per quattro mesi abbiamo girato in compagnia delle nostre piantine, i nostri vasi di erbe aromatiche che portavamo in giro come due figli e che insieme a noi hanno vissuto tutto il Canada.. e una volta arrivati al confine, dopo mille controlli, ispezioni e le maniere non tanto educate degli agenti statunitensi, ce le hanno decapitate brutalmente.


Dopo le ore di attesa e le varie manate, potete immaginare che il nostro umore non fosse dei migliori (vi basti sapere che Luca, che non si fa mai scoraggiare, era ridotto ad ascoltare le mie parole di conforto e rassicurazione).


Cosa ci serviva? Una doccia fresca, uno dei tanti amati tramonti sull’oceano e un paio di pazzi incontri, e subito ci siamo fatti inondare dalle good vibes della West Coast e non le abbiamo più lasciate andare da allora.


Pike Place Market, Seattle, Washington

Seattle, Washington, è la prima tappa e dopo tre ore abbondanti passate nella meraviglia del Pike Place Market siamo già innamorati. Giriamo la città tra profumi artistici e musicali, vecchi hippie e giovani stravaganti e verso sera decidiamo di andare a fare un picnic al Volounteer Park, dove scopriamo esserci un concerto di musica raggae. Il parco si riempie di giovani, famiglie con bambini e anziani scatenati: le vibes continuano sull’onda giusta.


Scendiamo verso l’Oregon e ci dirigiamo a Portland: al Waterfront Park c’è il Festival dei birrifici artigianali dell’Oregon, l’ingresso è gratuito e con pochi dollari si possono assaggiare gustosissime birre locali. La gente è euforica, sorridente e amichevole.


Powell's city of books, Portland, Oregon

Per Portland ci facciamo incantare dalla libreria che si estende per un intero quartiere del centro, passeggiamo per downtown, per i parchi, il giardino giapponese e il giardino delle rose e vedere una così grande quantità di verde in una città così grande ci mette il sorriso.


Passata Portland siamo pronti per iniziare l’itinerario tra i migliori paesaggi e città nascoste dell’Oregon che un ragazzo incontrato al confine ci ha creato passo per passo!


Scendiamo sulla costa e ci godiamo un pomeriggio nebbioso (d'altronde sulla costa la nebbia è così una sicurezza che le hanno dato un nome) a Kape Kiwanda, a rotolare giù per le dune di sabbia scivolosa e ad ammirare rocce di colori accesi e luminosi scolpite meravigliosamente dal vento.


Continuiamo a scendere sulla costa e i paesaggi cambiano con una velocità assurda: scogliere nere a strapiombo abitate da foche e balene, miglia e miglia di campi coltivati e fattorie (dalle fragole alla marijuana con poca distinzione) cittadine di pescatori e km e km di dune di sabbia bianca e fine che si buttano nell’Oceano.


McKenzie Pass, Oregon

Ci spostiamo nell’entroterra e passiamo per Florence e Eugene, ci fermiamo per ore a camminare per il Mckenzie Pass, uno dei luoghi più emozionanti visti fino ad ora, formato da una distesa infinita di rocce vulcaniche, per poi arrivare alla piccola ma sorprendente Bend. Il primo luogo in cui decidiamo di pagare per dormire: c’è un piccolo ostello (Bunk and Brew House) popolato da viaggiatori di tutto il mondo, molti sono escursionisti che stanno percorrendo il Pacific Crest Trail, 4285 km dal Messico al Canada passando per 25 foreste e 7 parchi nazionali: l’atmosfera è così piacevole e serena che decidiamo di fermarci per tre giorni. All’ostello ci viziano con birre artigianali e abbondanti colazioni, gli ospiti sono uno più intrigante dell’altro e passiamo giorni a raccontarci storie e scambiarci consigli e avventure, sembra di trovarsi in una grande famiglia.



La ciliegina sulla torta di questa permanenza a Bend è stato il trovare per puro caso i Rising Appalachia, uno dei miei gruppi preferiti e alquanto sconosciuti a tutti, a suonare gratis nel parco della città.

Ci siamo emozionati a Cantare e ballare le loro canzoni, per poi passare il dopo serata con loro a chiacchierare di musica e di viaggi.. per poi finire a campeggiare con un amico giramondo sotto la stellata mozzafiato di un osservatorio disperso nel nulla.


Gli ultimi gioiellini del nostro itinerario sono la piccola città di Ashland, la grotta vulcanica di Lava River e il Crater Lake: in assoluto il luogo più bello visto fin’ora.


Un imponente lago di origine vulcanica (anche il lago più profondo degli Stati Uniti), di un colore blu brillante e tanto maestoso da togliere il fiato.


Inutile dire che queste prime settimane negli Stati Uniti non solo sono volate, ma ci hanno regalato delle emozioni incredibili.


Siamo così felici di farci stupire ogni giorno..ormai dipendenti dalla scoperta, dal profumo delle novità e immersi a pieno in questa vita fatta di sorrisi, paesaggi e incontri.


Hakuna Matata amici, continuate a camminare con noi e a seguire la magia del viaggio, passo dopo passo.

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